Pane cafone

Il pane "cafone" è il più antico della tradizione napoletana, una pietra miliare per certi versi anche un po’ scaramantica. È infatti prassi del “panettiere” infornare sempre un numero dispari di impasti di pane, fenomeno legato a una scaramanzia tramandata nel tempo; ad esempio, se il forno a legna riesce a cuocere 100 pezzi di pane contemporaneamente, il mastro panettiere ne inserirà solo 99 su 100. A distanza di quattro, cinque e anche sei giorni dalla produzione, lo senti ancora fresco e fragrante, un motivo ci sarà!  È detto anche “palatone” e viene preparato con lievito madre (detto anche Criscito, la cui matrice ha oltre 130 anni di vita) come da tradizione secolare; è un prodotto di altissima qualità, grazie alla metodicità storica e alle regole produttive tramandate negli anni.  Un pane croccante prodotto con il Criscito naturale per lasciare invariate le proprietà organolettiche. Profumo, croccantezza e lunga fragranza per un elevato valore nutrizionale, sono le prerogative del nostro pane cafone. Dalla forma allungata, ha un’altezza superiore alla base, una crosta dorata e una mollica bianca molto saporita. Una curiosità interessante del pane cafone di San Sebastiano al Vesuvio è data dal fatto che le palate (cioè le forme di pane) infornate nella parte più esterna del forno, ovvero quelle a diretto contatto con i mattoncini, sono chiamate “maschi” mentre quelle centrali sono battezzate come “femmine”. Gli ingredienti principali per produrlo sono farina di grano tenero, lievito madre, sale, acqua e tanto AMORE. IMPORTANTE Il nostro pane cafone viene spedito in buste di plastica. Alla ricezione della spedizione consigliamo di togliere la busta e metterlo in una carta pane o in un panno di cotone e farlo riposare per qualche ora. In questo modo il palatone di pane cafone recupererà consistenza e fragranza. BUON DIVERTIMENTO!